Abstract
[Ita:]Il contributo analizza il caso di una serie TV (GoT) come occasione per descrivere la "nostalgia" dei contemporanei per una età d'oro, definita in termini di comunità. GoT deve il suo successo a una manovra articolata: presenta un mondo di cui distinguiamo i caratteri (il bene e il male), quindi rassicurante; ma allo stesso tempo, descrive un mondo credibile agli occhi dello spettatore post-moderno. Le psicologie sono complesse, ogni personaggio è portatore di una verità che pertanto rende le ragioni e i torti equamente distribuite. Si tratta quindi di una operazione (postmoderna) di rivalutazione della comunità premoderna, letta secondo lo spirito dei tempi. Dei nostri tempi, in cui tutto è complesso e in cui trovare ragioni e torti, giusto e sbagliato appare difficile. GoT costruisce quindi, sotto le false spoglie di un mondo antico, la nostra realtà quotidiana. Ed è per questo che risulta più convincente. La realtà quotidiana e borghese, si impone e il passato agognato rimane nella dimensione del sogno e della favola, quella in cui i torti e le ragioni, dopo tante tribolazioni, saranno retribuiti e il trono dei sette Regni troverà un nuovo ordine, più giusto ed equo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Desire for fantasy: community and society at the time of Game of Thrones |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Teoria Sociologica e industria culturale. Comics, serie tv, letteratura e cinema |
Pagine | 118-130 |
Numero di pagine | 13 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Community
- globalization
- popular culture