TY - CHAP
T1 - Vita, forma de-formata e diritto. A partire da Grosz
AU - Bombelli, Giovanni
PY - 2015
Y1 - 2015
N2 - [Ita:]Il saggio si sofferma su alcuni rapporti che intercorrono tra la dimensione della “forma” giuridica, anche in rapporto alla sua eventuale declinazione patologica in senso autoreferenziale, e la complessità sottesa alle dinamiche esistenziali nella proiezione in chiave vitalistica che esse possono ricevere a livello di rappresentazione artistica. In tal modo si è provato a rileggere il tema del rapporto tra sfera giuridica, colta nel suo profilo costitutivamente formale, e mondi vitali
a partire dalla posizione di Georg Simmel. In tal senso si assume come punto di osservazione il quadro dei totalitarismi (melius: dei pre-totalitarismi) affermatisi nei primi decenni del secolo scorso e, segnatamente, il nascente nazionalsocialismo. Più precisamente, ciò che qui interessa è la sua lunga fase di incubazione all’interno della società tedesca degli anni Venti, caratterizzata dall’esperienza tragica e contraddittoria della Repubblica di Weimar e che, in questa linea, va intesa come una sorta di vero e proprio laboratorio storico in cui la complessità della relazione forma-diritto è andata delineandosi secondo una configurazione particolarmente rilevante. Un laboratorio indagato dalla prospettiva particolare quale quella proposta da un autore come con gli occhi e attraverso gli occhi di un artista come George Grosz (1893-1959) la cui rilevanza, peraltro, va ben oltre il mero riferimento agli scenari storici appena indicati fino a rivelarsi un’utile chiave di lettura per comprendere anche gli assetti socio-politici della seconda metà del Novecento.
AB - [Ita:]Il saggio si sofferma su alcuni rapporti che intercorrono tra la dimensione della “forma” giuridica, anche in rapporto alla sua eventuale declinazione patologica in senso autoreferenziale, e la complessità sottesa alle dinamiche esistenziali nella proiezione in chiave vitalistica che esse possono ricevere a livello di rappresentazione artistica. In tal modo si è provato a rileggere il tema del rapporto tra sfera giuridica, colta nel suo profilo costitutivamente formale, e mondi vitali
a partire dalla posizione di Georg Simmel. In tal senso si assume come punto di osservazione il quadro dei totalitarismi (melius: dei pre-totalitarismi) affermatisi nei primi decenni del secolo scorso e, segnatamente, il nascente nazionalsocialismo. Più precisamente, ciò che qui interessa è la sua lunga fase di incubazione all’interno della società tedesca degli anni Venti, caratterizzata dall’esperienza tragica e contraddittoria della Repubblica di Weimar e che, in questa linea, va intesa come una sorta di vero e proprio laboratorio storico in cui la complessità della relazione forma-diritto è andata delineandosi secondo una configurazione particolarmente rilevante. Un laboratorio indagato dalla prospettiva particolare quale quella proposta da un autore come con gli occhi e attraverso gli occhi di un artista come George Grosz (1893-1959) la cui rilevanza, peraltro, va ben oltre il mero riferimento agli scenari storici appena indicati fino a rivelarsi un’utile chiave di lettura per comprendere anche gli assetti socio-politici della seconda metà del Novecento.
KW - Diritto-Dimensione estetica-Vita-Grosz
KW - Law-Estethic dimension-Life-Grosz
KW - Diritto-Dimensione estetica-Vita-Grosz
KW - Law-Estethic dimension-Life-Grosz
UR - http://hdl.handle.net/10807/78476
U2 - 10.6092/unibo/amsacta/5561
DO - 10.6092/unibo/amsacta/5561
M3 - Chapter
SN - 9788898010516
T3 - ISLL PAPERS
SP - 227
EP - 245
BT - DOSSIER LA VITA NELLE FORME Il diritto e le altre arti Atti del VI Convegno Nazionale ISLL Urbino 3-4 Luglio 2014
A2 - Alfieri, L
A2 - Mittica, MP
ER -