Abstract
[Ita:]Creatività, connessione e partecipazione. Sono queste alcune delle coordinate lungo le quali si sono dispiegate molte delle pratiche e delle interpretazioni che hanno accompagnato la diffusione del web 2.0. Come un fiume carsico che alterna emersioni e percorsi sotterranei, riaffiora a più riprese il tema dell’emancipazione, la promessa di un’evoluzione in senso democratico della cultura e della società che faccia leva sulle inedite potenzialità espressive che le tecnologie mediali digitali mettono a disposizione di chiunque abbia la volontà e l’interesse di utilizzarle. L’articolo propone l’utilizzo del concetto di visibilità per interpretare tanto le dinamiche di connessione, partecipazione e creatività tipiche del web 2.0 quanto le loro promesse di emancipazione. Esso consente infatti di circoscrivere alcuni aspetti della politicità intrinseca degli ambienti comunicativi contemporanei, intesa sia come dipendenza da strutture di potere che come spazio di libertà e rigenerazione democratica. A partire da una serie di frame teorici che spaziano da Hannah Arendt a Foucault e prendono in considerazione alcuni dei contributi più recenti sull’attivismo online, l’articolo tenta di dipanare l’intreccio di vincoli e potenzialità che è intrinseco alle forme di visibilità rese possibili dai social media mostrando come, nel dire di sé potenziato dalle nuove industrie culturali, sia implicato tanto un rischio di razionalizzazione quanto la possibilità di una loro rigenerazione grazie all’accrescimento dell’intersoggettività e del dialogo narrativo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Digital visibility. Emergence dynamics and stakes. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 231-242 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | COMUNICAZIONI SOCIALI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- identità
- social networking sites
- visibilità