Abstract
[Ita:]I 'vangeli gnostici' veicolano una 'buona notizia' (euangélion) ben distinta da quella contenuta nei vangeli canonici, da cui si differenziano nettamente anche dal punto di vista letterario. Essa consiste in una 'conoscenza' (gnosis) esoterica rivelata dai livelli più elevati del divino tramite un intermediario (Gesù, Seth), ma ricavabile anche da un'attenta e perspicace analisi delle Scritture a partire da un criterio ermeneutico caratteristico; e cioè che, nel quadro di un complesso e vario impianto cosmologico, la prospettiva finale è data dalla ricomposizione in Dio dei frammenti della sua propria sostanza sparsi fatalmente nel mondo e conservati come proprio essere profondo da alcuni uomini privilegiati (gli 'eletti'). Tale gnosis non è, come talora si pretende, una sorta di intuitiva e irrazionale conoscenza di sé ("Insight"), ma l'esito di un input esterno (la rivelazione) che trova rispondenza in quella 'scintilla' di sostanza divina che gli gnostici pretendono di essere i soli a conservare.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] "Gnostic Gospels": knowledge as Insight? Relevance for the Christian life |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 49-66 |
Numero di pagine | 18 |
Rivista | CREDERE OGGI |
Volume | 39 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- Gnostic Gospels, Gnosticism, Early Christianity
- Vangeli gnostici, Gnosticismo, Cristianesimo antico