Abstract
[Ita:]Introduzione La chirurgia robotica per tumore maligno dell’utero presenta molti vantaggi clinici (quali minore perdita di sangue e ridotta probabilità di complicanze), ma costi elevati, ponendo per le strutture sanitarie il problema della sostenibilità economica. L’obiettivo di questo studio è stato effettuare un’analisi comparativa del valore, in termini di costi ed esiti, della chirurgia robotica, laparoscopica e laparotomica per il cancro dell’utero in un ospedale universitario. Materiali e metodi È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo sui ricoveri per chirurgia del cancro dell’utero tra il 1 gennaio 2019 e il 31 ottobre 2021. Sono stati calcolati, per la chirurgia robotica, laparoscopica e laparotomica, importo del DRG, costi, margini economici e percentuale di riammissioni a 30 giorni (valori medi e IC al 95%). L’analisi ha previsto l’applicazione dei test t di Student e del chi-quadrato e il calcolo del breakeven point. Risultati Sono stati analizzati 1336 ricoveri, 366 con chirurgia robotica, 591 con chirurgia laparoscopica e 379 con chirurgia laparotomica. La chirurgia robotica ha mostrato una differenza significativa (p < 0,001) rispetto a quella laparoscopica e laparotomica per il margine economico, ampiamente negativo (-1069,18 €; 95% IC: -1240,44 -≤ -897,92 €) principalmente a causa del costo dei dispositivi (3549,37 €; 95% IC 3459,32-3639,43 €), e una percentuale di riammissioni a 30 giorni inferiore (1,4%; 95% IC: 0,2-2,6%) con una differenza significativa solo rispetto alla laparotomica (p = 0,029). La chirurgia laparoscopica ha mostrato rispetto alla laparotomica un margine economico significativamente (p < 0,001) più redditizio (1692,21 €; 95% IC: 1531,75-1852,66 €) senza una differenza significativa per le riammissioni a 30 giorni. L’analisi di break-even ha mostrato che, in media, per ogni procedura chirurgica elettiva laparoscopica del cancro uterino, sono sostenibili per l’ospedale 1,58 interventi chirurgici robotici elettivi (95% IC: 1,23- 2,06). Conclusioni L’approccio all’assistenza sanitaria basato sul valore, definito come il miglioramento degli esiti di salute di un paziente in relazione al costo per ottenerlo, trova un’applicazione efficace nella chirurgia del cancro dell’utero. L’utilizzo dell’analisi di break-even consente di promuovere la visione value-based individuando un criterio utile per la pianificazione e il governo degli interventi per le neoplasie uterine maligne. La sua applicazione sistematica nel contesto ospedaliero preso in esame consentirà di definire nel tempo la giusta distribuzione dei volumi degli interventi di chirurgia robotica, laparoscopica e laparotomica da eseguire al fine di garantire sia la qualità che l’equilibrio economico-finanziario e quindi il valore della chirurgia oncologica dell’utero.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Value-based healthcare and governance of uterine oncological surgery. The experience of a university hospital. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | E219-E219 |
Rivista | JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Evento | 55° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “Rerum cognoscere causas” - PADOVA -- ITA Durata: 28 set 2022 → 1 ott 2022 |
Keywords
- Assistenza value-based
- Chirurgia oncologica uterina