Abstract
[Ita:]Una recente prospettiva normoteoretica offre lo spunto per esaminare un profilo prodromico alla consueta riflessione penalistica circa la legittimità ed efficacia delle pene comminate. L’attenzione è rivolta al complessivo equilibrio “di sistema” tra norme e sanzioni, sul presupposto che l’“eccedenza” sanzionatoria di un ordinamento (quale quella rilevata in alcuni campioni rappresentativi della legislazione penale italiana recente) ne segnali e approfondisca il difetto di comprensione e reale controllo dei fenomeni sociali, peraltro speculare a un tratto della nostra epoca che vede la conoscenza sostituita dall’informazione e la capacità di “fare esperienza” annullata da una temporalità atomizzata in una successione attimi presenti. La prospettiva gius-letteraria, e in particolare un’interpretazione “interazionistica” dell’Ifigenia in Tauride di Goethe, illumina su quanto una tale “eccedenza” allontani da un modello di diritto (sia pure “diabolicamente”) “umano” e aggravi il più generale « deficit motivazionale » delle moderne democrazie liberali secolarizzate.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] A "DIABOLICALLY HUMAN" PERSPECTIVE ON THE RELATIONSHIP BETWEEN STANDARD AND SANCTION IN CRIMINAL ORDER |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | La pena, ancora: tra attualità e tradizione. Studi in onore di Emilio Dolcini , |
Pagine | 187-222 |
Numero di pagine | 36 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- CRIMINAL JUSTICE
- CRIMINAL LAW
- CRIMINE DEI COLLETTI BIANCHI
- DIRITTO PENALE
- ETTERATURA
- GOETHE
- LITERATURE
- NORMA
- POLITICA CRIMINALE
- PUNISHMENT
- RULE
- SANZIONE
- WHITE-COLLAR CRIME