Una nuova micorriza arbuscolare per potenziare gli apparati radicali

Alberto Palliotti, E. Luciani, Tommaso Frioni, D. Farinelli, F. . Leoni

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Nella viticoltura italiana numerosi sono i casi di scarsa funzionalità e/o perdita di efficienza di interi vigneti o di specifiche porzioni imputabili sostanzialmente al suolo. L'elevata eterogeneità dei suoi interessati alla coltivazione della vite, la complessità orografica che caratterizza numerosi comprensori ed i fenomeni erosivi succeduti negli ultimi decenni hanno accentuato e/o creato una difformità rilevante, responsabile di differenze, spesso elevate, nei risultati quanti-qualitativi delle piante presenti nello stesso vigneto. É bene inoltre ricordare che nella sfera "terreno agrario/pianta" si hanno elementi che facilmente possono divenire critici, quali: 1) stanchezza, 2) inquinanti, 3) nematodi, 4) asfissia, 5) elementi minerali retrogradati (es. fosforo), 6) compattamenti, 7) reti trofiche insufficienti, 8) erosione, 9) colluvium eccessivi, 10) suola di lavorazione, ecc. Queste criticità richiedono adeguati interventi, meglio se di natura preventiva. Tra questi particolarmente interessanti sono i biostimolanti di origine naturale utili per ottimizzare la gestione del vigneto e per mitigare gli effetti negativi indotti da stress biotici ed abiotici.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] A new arbuscular mycorrhiza to enhance the root systems
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)48-51
Numero di pagine4
RivistaVVQ
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • Glomus iranicum
  • Vitis vinifera

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