Abstract
[Ita:]In seguito allo scoppio della pandemia COVID-19, la BCE è intervenuta fermamente
a sostegno della stabilità dell’euro attraverso un nuovo piano di alleggerimento
quantitativo, il Pandemic Emergency Purchase Programme, volto a fornire sufficiente liquidità
agli Stati membri in difficoltà e al sistema finanziario nel suo complesso. L’impegno
della BCE non si è ridotto in seguito alla pubblicazione della sentenza della Corte
costituzionale tedesca del 5 maggio 2020 che, dichiarando l’incostituzionalità del precedente
piano di acquisti di titoli pubblici tra il 2015 e il 2019, è sembrata mettere in discussione
la legittimità degli interventi in atto per contrastare lo shock economico determinato
dalla pandemia. Allo stesso tempo, la crisi ha evidenziato i limiti oggettivi all’operato
della banca centrale di un’organizzazione internazionale quale l’Unione europea,
che nonostante i suoi sforzi non può supplire alle carenze derivanti dall’assenza di una
politica fiscale comune. Il presente articolo intende richiamare brevemente i comportamenti
adottati dalla BCE durante la crisi economica pandemica e riflettere sul ruolo che
essa ha svolto e continua a svolgere per garantire la stabilità dell’euro e la sopravvivenza
del progetto di unione monetaria.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] A first assessment of the ECB's work in managing the pandemic economic crisis. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 237-250 |
Numero di pagine | 14 |
Rivista | QUADERNI DI SIDIBLOG |
Volume | 2020 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- Banca Centrale Europea
- Pandemic Emergency Purchase Programme
- pandemia
- politica fiscale
- politica moneteria