Abstract
[Ita:]Attraverso l’analisi storica dell’autorità di riorganizzazione presidenziale, questo articolo vuole dimostrare che, lungi dall’essere inequivocabilmente scolpite nella costituzione statunitense, la capacità di decisione e la sfera di azione esecutiva del Capo di Stato americano abbiano in realtà subito alterne fortune nel corso del ‘900. Se da un lato l’autorità di riorganizzazione presidenziale ha sicuramente rappresentato in passato uno strumento di azione amministrativo cruciale per garantire il successo dei programmi politici presidenziali, dall’altro tale capacità è inscindibilmente vincolata ad una delega congressuale che in più di duecento anni di esperimento federale è stata concessa solo fra il 1932 e il 1984. Da tale concessione è dipesa anche la percezione pubblica di una capacità esecutiva superiore a quella messa effettivamente a disposizione del presidente dal dettato costituzionale. Caso eclatante di questo attivismo presidenziale su delega congressuale è rappresentato da Lyndon B. Johnson, artefice di uno dei più significativi sforzi di mobilitazione dell’amministrazione statunitense in virtù proprio di quell’ampia capacità discrezionale di riorganizzazione di cui il vertice esecutivo statunitense poté avvantaggiarsi dagli anni Trenta agli anni 80’ del secolo scorso.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] A Great Administrator for a Great Society: Lyndon B. Johnson's Reorganization of the Federal Executive |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 331-350 |
Numero di pagine | 20 |
Rivista | Giornale di Storia Costituzionale |
Volume | 36 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- US presidentialism
- amministrazione federale
- federal administration
- history of public administration
- potere di riorganizzazione amministrativa
- presidential unilateralism
- presidenza statunitense
- reorganization authority
- storia dell'amministrazione pubblica
- unilateralismo presidenziale