«Un disguido bombardamentale». Le armi fanta-ironiche di Primo Levi e Juan Rodolfo Wilcock

Roberta Colombo*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]All’inizio degli anni settanta, quando rimane costante la tensione tra le potenze della guerra fredda e al contempo l’ambientalismo antinucleare trova linfa in una nuova consapevolezza collettiva, Primo Levi e Juan Rodolfo Wilcock raccontano con ironia e disincanto gli scompensi antropologici che germinano sotto la minaccia della bomba atomica. A distanza di pochi mesi, rispettivamente con la pubblicazione di "Vizio di forma" (1971) e della "Sinagoga degli iconoclasti" (1972), in tandem con "Lo stereoscopio dei solitari" (1972), entrambi gli autori tracciano un percorso della distruzione, che va dalle più recenti insidie esplosive alla riattualizzazione delle armi di un passato eroico, nel caso leviano, o alla loro umoristica collocazione tra i lustrini del mondo mitologico, secondo i modi affilati di Wilcock. Nelle tre raccolte di racconti, che vale la pena mettere in relazione per evidenziarne affinità ermeneutiche e stilistiche, la valutazione del progresso dell’umanità non può prescindere dall’inventario delle armi con cui si vota all’autodistruzione.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] «A Bombardmental Misunderstanding». The Fanta-Ironic Weapons of Primo Levi and Juan Rodolfo Wilcock
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteArmi e armature nella letteratura italiana
Pagine157-168
Numero di pagine12
Stato di pubblicazionePubblicato - 2024
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Armi
  • Juan Rodolfo Wilcock
  • Letteratura italiana del Novecento
  • Literary modernity
  • Modernità letteraria
  • Primo Levi
  • Weapons

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