Abstract
[Ita:]Il contributo offre un commento a prima lettura circa l’ordinanza (n. 207/2018) di rinvio dell’udienza da parte della Corte costituzionale, onde dar spazio a eventuali decisioni parlamentari, in merito alla questione di legittimità costituzionale sollevata nei confronti dell’art. 580 c.p. in tema di aiuto al suicidio. Vengono evidenziate, in rapporto alla motivazione, le aporie che deriverebbero dal riconoscimento di un diritto cui si attribuisca fondamento costituzionale, date certe circostanze, a morire « rapidamente » e le ragioni che non consentono di ritenere già assunta dalla Corte costituzionale una decisione in questo senso. Ferma la difficoltà a ritenere, del resto, che un simile passaggio possa avvenire per una scelta esclusiva dei giudici costituzionali, si sottolinea l’improponibilità di approcci intesi a presentare il possibile intervento del legislatore come vincolato, auspicandosi il realizzarsi di un rapporto paritario tra Parlamento e Corte costituzionale, aperto a un’analisi equilibrata dell’ordinanza sulla base di quanto meditatamente fissato dal legislatore stesso con la legge n. 219/2017.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] A constitutional right to die "quickly"? On the necessary constitutionally oriented approach to the Court cost. (ord.) n. 207/2018 |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1313-1322 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in Campo Sanitario |
Volume | XL |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- abetment to suicide
- aiuto al suicidio
- decisioni di fine vita
- end-of-life decisions
- rapporti tra Corte costituzionale e Parlamento
- relations between the Constitutional Court and the Parliament