Tre giorni, due notti: filantropia Rosa-Croce nel "Meister" di Goethe

Maria Franca Frola

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Abstract

[Ita:]Durante gli anni del suo pellegrinare Wilhelm Meister deve sottostare ad una norma alquanto bizzarra; non può rimanere più di tre giorni sotto uno stesso tetto. La precauzione è adoperata per evitare la tendenza alla sedentarietà dei membri della associazione cui egli appartiene, la Società della Torre. Una norma simile è prescritta nella Gründliche Relation, relazione dettagliata, pubblicata nella edizione del 1618 della Fama Fraternitatis di Johann Valentin Andreae, dove ad un fratello Rosa-Croce non è consentito di rimanere in alcun luogo più di due notti consecutive, per non essere notato dalla gente. Sottili legami collegano Wilhelm al Fratello Rosa-Croce. Ambedue i protagonisti appartengono ad una società segreta, che divulga a mala pena la propria esistenza e sottace i suoi nobili scopi. Per entrare a farne parte si deve sostenere un lungo periodo di prova. Le due società segrete hanno delle regole, i Rosa-Croce praticano la medicina. Wilhelm diviene medico. Grazie a queste e ad altre numerose somiglianze è possibile sostenere per il romanzo di Goethe una ispirazione rosacruciana.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Three days, two nights: Rosa-Croce philanthropy in Goethe's "Meister"
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteFidus Achates. L'amicizia nella cultura europea. Studi in onore di Lia Secci
EditorTofi Leonardo Fattori Anna
Pagine199-212
Numero di pagine14
Stato di pubblicazionePubblicato - 2009
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Goethe, Meister
  • Rosa Croce
  • Rosenkreutzer

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