Tra rifugiati e educatori: la cura dei gesti

Livia Cadei, Ramsamy-Prat Padma

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Con riferimento all’ambito interculturale, numerosi studi hanno posto in luce le forme nelle quali si esprimono le pratiche educative e di inclusione sociale in relazione alle diverse rappresentazioni personali degli operatori. In questo articolo viene descritta l’attività educativa rivolta all’accoglienza dei richiedenti asilo e, rispetto ad essa, ci si interroga sulle modalità con cui gli educatori svolgono il loro lavoro, con una particolare attenzione all’impiego dei gesti, intesi come principali strumenti di relazione e di comunicazione in situazione di difficile interazione di tipo verbale. I gesti hanno valore ulteriore a quello linguistico e giocano sul terreno dell’evocazione, suscitano rappresentazioni e sono portatori di messaggi impliciti. L’interesse della ricerca è volto a tentare di comprendere come il professionista riesca ad accompagnare i richiedenti asilo durante il periodo di permanenza nei centri di prima accoglienza e come, con l’intento di stabilire una relazione educativa, si avvalga di strategie relazionali disponibili. In tali contesti, si può riscontrare come l’impiego dei gesti e la varietà dei loro movimenti siano più ampi rispetto a quanto si possa osservare in un’interazione ordinaria.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Between refugees and educators: the care of gestures
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)85-97
Numero di pagine13
RivistaEDUCAZIONE INTERCULTURALE
Volume2018
DOI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2018

Keywords

  • gesti, richiedenti asilo, educatori.

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di 'Tra rifugiati e educatori: la cura dei gesti'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo