Abstract
[Ita:]La pronuncia in commento affronta il tema del concorso del fatto colposo del danneggiato, dando conto dell’esistenza, al riguardo, di due teorie: mentre secondo la dottrina classica l’art. 1227, 1° co., cod. civ. esprime un principio di autoresponsabilità, la giurisprudenza tende per lo più a considerarlo come un corollario del principio di causalità.
Secondo la teoria dell’autoresponsabilità, la regola sul concorso colposo persegue il fine di indurre la vittima a contribuire, insieme al danneggiante, alla prevenzione dei danni che potrebbero colpirla: la nozione di colpa, qui, comprende considerazioni sugli stati psicologici del danneggiato, presupponendo necessariamente la sua capacità di intendere e di volere.
A mente della teoria della causalità, invece, la norma è il portato dell’assunto per cui il pregiudizio che ciascuno arreca a sé stesso non può essere posto a carico dell'autore della causa concorrente: la colpa della vittima, in questo caso, è integrata dalla violazione di un canone astratto di diligenza.
La pronuncia in esame si allinea a questa seconda posizione, in quanto afferma che la regola di cui all’art. 1227, 1° co., cod. civ. deve essere inquadrata esclusivamente nell’ambito del rapporto causale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Between causality and guilt: the concurrence of the fact of the injured party in the production of the damaging event |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 805-813 |
Numero di pagine | 9 |
Rivista | LA NUOVA GIURISPRUDENZA CIVILE COMMENTATA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2010 |
Keywords
- concorso colposo