Abstract
[Ita:]Premessa
accolta de’ viaggi più interessanti eseguiti nelle
varie parti del mondo, tanto per terra quanto per
mare, dopo quelli del celebre Cook, e non
pubblicati fin ora in italiano”. Questa è la titolatura in corsivo che si
trova sulle prime pagine del volume di Henry, tradotto in Enrico,
Pottinger, dal titolo Relazione di un viaggio in Belutchistan e in una
parte della Persia, pubblicato per i tipi della casa editrice Sonzogno di
Milano nel 1819. Nelle memorie bibliografiche sul Baluchistan nel
“R
diciannovesimo secolo, ho ritrovato una traduzione italiana del testo di
Henry Pottinger, primo esploratore, in età moderna, delle regioni fra
l’India e la Persia che furono definite terrae nullius dalla cartografia
dell’epoca. Il presente studio è il risultato di una rilettura di una
ricerca condotta attraverso un mondo non solamente ignoto, e per
questo considerato esotico, misterioso, nel quale perdersi, e forse
morire, ma anche un mondo privo di definizioni territoriali e di confini
politici. Ho voluto ripercorrere queste prime testimonianze di
esplorazioni per provare a riflettere lo sguardo e per tentare di
camminare ancora tra i sentieri della ricerca storica alla luce delle
complessità metodologiche. Si tratta di una traduzione di un testo dal
titolo Travels in Beloochistan and Sinde pubblicato sotto forma di
diario a Londra nel 1816. Il Baluchistan era totalmente sconosciuto
agli europei poiché le ultime testimonianze risalivano al tempo di
Alessandro Magno. Il
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Terrae Nullius. Travel by land and by sea not published so far in Italian. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 99-160 |
Numero di pagine | 62 |
Rivista | QUADERNI ASIATICI |
Volume | 2014 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- Esplorazioni
- Storia coloniale