Abstract
[Ita:]Deve essere strano oggi fare il docente, ma anche essere studente. L’evento pandemico sta mettendo tutti davanti a uno scenario inedito, dove i vizi e le virtù, cioè il “tesoro” del mondo educativo, mostrano le loro contraddizioni. È lecito domandarsi allora: terrà ancora, dopo il lockdown, il patto formativo? Ci sono due scuole che hanno la forza di imporsi all’attenzione pubblica. Da un lato c’è la scuola “burocratica” dei ministeri e delle circolari, quella che cerca di far combaciare i diritti dei cittadini san-citi dalla Costituzione (educazione, salute, sicurezza, assistenza) con le responsabilità effettive degli organi istituzionali; dall’altro lato c’è la scuola “vissuta”, sia in presenza sia a distanza, da docenti e perso-nale scolastico, dagli studenti con le loro famiglie, che tiene insieme esigenze di accudimento, rassicurazione e “fame di apprendimento”.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Will he still hold the training agreement? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 67-70 |
Numero di pagine | 4 |
Rivista | VITA E PENSIERO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- crisi pandemica
- educazione a distanza
- politiche scolastiche
- rapporto scuola-famiglia
- scuola italiana
- sociologia dell'educazione