Abstract
[Ita:]Il testo propone innanzitutto una visione ampia della prevenzione generale, a partire dalla prevenzione primaria. Si critica, poi, l’efficacia della tradizionale finalizzazione indimidativa del punire e si evidenzia il nesso tra di essa e la concezione retributiva della giustizia: questo concetto, pertanto, non è in grado di assumere una funzione di limite
rispetto alla potestà punitiva. Il fulcro della prevenzione generale viene ravvisato nella capacità del sistema penale di motivare i cittadini e lo stesso autore di reato a scelte personali libere di rispetto delle norme penali. In tal senso, si propone una visione integrata di prevenzione generale e prevenzione speciale, in base all’assunto secondo cui l’orientamento rieducativo delle pene, come previsto dall’art. 27, terzo comma, della
Costituzione italiana, produce prevenzione generale. Ne deriva l’auspicio che si risponda alla maggior parte dei reati attraverso pene prescrittive di carattere non detentivo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Theory and empirics of general prevention |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 139-152 |
Numero di pagine | 14 |
Rivista | CRIMINALIA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- General Prevention – Rehabilitative Justice – Primary Prevention – Penal Sanctions Reform – Non-custodial Penalties
- prevenzione generale e finalità rieducativa - prevenzione primaria - rforma del sistema sanzionatorio penale