@inbook{5ebcf8b9a2a243e4b003abfcdb595bda,
title = "Tecnica ed esistenza",
abstract = "[Ita:]In conseguenza dei progressi della scienza e della tecnica, si sono diffuse teorie e pratiche che hanno rafforzato uno specialismo con cui qualificare le professioni di cura e “certificare” le competenze necessarie a esercitarle. Ma una conoscenza tecnica che si impone in una relazione educativa e di cura col rigore di un{\textquoteright}applicazione esatta, formalmente ineccepibile ma insensibile alle sfumature emotive espresse nei volti, riduce gli esseri umani alla fissit{\`a} mortifera degli oggetti. Il saggio intende dimostrare che chi si occupa di cura per professione non ha, dunque, solo la responsabilit{\`a} della correttezza tecnica delle sue azioni, ma anche quella del loro effetto sul soggetto in difficolt{\`a}. Poich{\'e}, quando le conoscenze crescono su se stesse nell{\textquoteright}indifferenza al soggetto a cui si rivolgono, finiscono per rispondere a meccanismi autoconservativi, poco o nulla turbati dalle sorti dell{\textquoteright}umano.",
keywords = "humanity, science, scienza, technicalities, technique, tecnica, tecnicismi, umanit{\`a}, humanity, science, scienza, technicalities, technique, tecnica, tecnicismi, umanit{\`a}",
author = "Elisabetta Musi",
year = "2009",
language = "Italian",
isbn = "978-88-568-1184-1",
series = "Vita emotiva e formazione",
pages = "161--172",
editor = "VANNA IORI",
booktitle = "Quaderno della vita emotiva",
}