Abstract
[Ita:]Viene rimarcata la potenziale pertinenza dei principi che caratterizzano
il sistema penale minorile rispetto al sistema penale nel suo complesso: così che il
primo può fungere da battistrada per processi di riforma che investano l’intera materia
penalistica. In particolare, si considera come ciò sia avvenuto, almeno in parte,
attraverso l’istituto della messa alla prova, in quanto segnale di apertura verso una
nozione della giustizia penale che concepisca la risposta al reato come un progetto,
piuttosto che come un corrispettivo. La prevenzione, si osserva, dipende soprattutto
dalla capacità dell’ordinamento giuridico di promuovere scelte libere di adesione ai
precetti normativi: e il recupero dell’agente di reato, se ne deduce, contribuisce in
maniera decisiva a confermare l’autorevolezza della norma trasgredita, secondo la
prospettiva di una prevenzione generale reintegratrice. Nel medesimo senso, si evidenzia
come gli strumenti della giustizia riparativa abbiano reso per la prima volta
possibile, anteriormente alla condanna, il dialogo con l’autore del fatto illecito: sia in
merito alle caratteristiche della risposta sanzionatoria, sia (attraverso la mediazione
penale) in merito alla commissione stessa del reato: aspetto, quest’ultimo, di grande
importanza anche ai fini del bisogno di pacificazione, rispetto al reato, della persona
offesa.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Regulatory developments for restorative justice |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 33-40 |
Numero di pagine | 8 |
Rivista | MINORI GIUSTIZIA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- giustizia riparativa
- mediazione penale
- prevenzione generale reintegratrice
- processo penale e dialogo
- reato e persona offesa