Abstract
[Ita:]Negli ultimi decenni gli aspetti sociali nell’attività d’impresa hanno avuto
maggiore attenzione da parte di accademici e di operatori economici,
come governi, ONG, policy-makers, associazioni di categoria. Infatti,
le attese attorno al ruolo delle aziende nella società si sono spostate
dalla sola generazione di valore per gli azionisti (la così detta massimizzazione
del profitto) alla contribuzione a un pieno sviluppo della società
(la cosiddetta creazione di valore condiviso)1.
Ciò ha favorito il recente sviluppo di tentativi imprenditoriali volti
a integrare aspetti sociali, economici e ambientali dando origine alle
cosiddette organizzazioni ibride2. Questo tipo di aziende combinano tra
loro obiettivi e processi spesso divergenti o distribuiti tra differenti istituti,
generando spesso grandi sfide gestionali. In modo particolare, le
imprese sociali sono ibride in quanto caratterizzate da obiettivi e processi
di creazione di un impatto sociale per la società in cui operano3,
combinati con obiettivi di sostenibilità economica.
In questo stream di ricerca sulle organizzazioni ibride, un tema di
grande rilevanza e ancora poco esplorato riguarda i processi con cui
queste ottengono risorse strategiche4. Le imprese sociali, a tale scopo,
hanno offerto a ricercatori scientifici il miglior setting per studiare
questo fenomeno5. Infatti, esse sono caratterizzate da una maggiore
difficoltà nell’accesso a risorse rispetto a organizzazioni con solo scopo
di lucro o puramente non-profit6. Nel prossimo paragrafo vengono illustrate
brevemente tali difficoltà.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Overcoming resource scarcity in developing countries. The opportunity to be a hybrid organization |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Tecnica e Umanesimo. Un approccio transdisciplinare |
Pagine | 55-64 |
Numero di pagine | 10 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- Social entrepreneurship
- imprese ibride
- risorse, Africa