Abstract
[Ita:]È probabilmente nel mito situazionista dell’opera d’arte come creazione collettiva che trova le sue radici l’idea più contemporanea dell’estetica relazionale. La “situazione costruita” da cui prende nome l’intero movimento situazionista che ha fortemente caratterizzato e influenzato l’ambiente artistico degli anni Sessanta e Settanta, infatti, è definita dai situazionisti come “un momento della vita, concretamente e deliberatamente costruito per mezzo dell’organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di avvenimenti”. La condizione psicologica, quella tecnico-urbanistica e quella esistenziale giocano ciascuna un ruolo decisivo negli artisti che si riconoscono in tale movimento che pone al centro l’idea dell’arte come aspetto intrinsecamente legato al vivere nel sociale. Attraverso l’analisi delle teorie e l’esemplificazione attraverso le principali azioni di “détournement” e “deriva urbana” il saggio intende far emergere i rapporti tra questa corrente di pensiero e le più moderne pratiche relazionali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Overcoming art and the social revolution: the Situationist international and the community. Marginal notes to Nicolas Bourriaud's reading. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 51-62 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | SKETCHBOOK |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Internazionale Situazionista
- Nicolas Bourriaud
- arte relazionale
- post produzione