Sparare ai migranti: drammi migratori e violenze di confine tra Corno d’Africa e Penisola Arabica

Mattia Fumagalli*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Altra tipologiaOther contribution

Abstract

[Ita:]L'antica "rotta dell'Est" ha lasciato un'impronta indelebile sulla terra etiope, attraversata da schiavi, mercanti, missionari e esploratori. Oggi, questa rotta è una delle principali vie migratorie al mondo, con un flusso incessante di individui in cerca di nuove opportunità oltre i confini nazionali. Obock, sulla costa settentrionale di Gibuti, è un punto cruciale in questo percorso, insieme ad altri nodi vitali come Godoroa e Fagal a Gibuti e la città di Bosaso in Somalia. La rotta è percorsa principalmente da etiopi, somali e yemeniti, comprendendo migranti economici, rifugiati e vittime della tratta di esseri umani. Nonostante le sfide economiche e di sicurezza, la rotta rappresenta un percorso pericoloso e costoso verso nuove opportunità, ma anche un contesto in cui si verificano gravi violazioni dei diritti umani. La complessità politica ed economica sottostante rende difficile affrontare questa situazione.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Shooting migrants: migratory drama and border violence between the Horn of Africa and the Arabian Peninsula
Lingua originaleItalian
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Etiopia
  • Human Rights Watch
  • Yemen
  • Arabia Saudita
  • migranti
  • rotte carovaniere
  • rotta dell'Est
  • Missing Migrant Project
  • Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
  • Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
  • Ethiopia
  • Djibouti
  • Saudi Arabia
  • migrants
  • caravan routes
  • Eastern route
  • International Organization for Migration
  • United Nations High Commissioner for Refugees
  • Gibuti

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