Social open government: l’utilizzo dei social media nell’amministrazione digitale e aperta

Fernanda Faini

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Il presente lavoro analizza l’evoluzione dell’amministrazione pubblica verso il modello di open government avvenuta con le ultime riforme del Codice dell’amministrazione digitale (CAD) e, in particolare, il ruolo che in tale sviluppo rivestono i social media da un punto di vista normativo. In specifico l’ultima profonda riforma che ha interessato il CAD, realizzata con la legge delega 7 agosto 2015, n. 124 e il relativo d.lgs. 26 agosto 2016, n. 179, nel porre la significativa rubrica “Carta della cittadinanza digitale” (art. 1 della legge delega 124/2015), palesa l’intenzione del legislatore di spostare la prospettiva dal processo di digitalizzazione delle amministrazioni alla cittadinanza digitale, ossia alla configurazione dei diritti dei cittadini nei confronti delle istituzioni, resa possibile dalle nuove tecnologie. A tal fine, la riforma ha previsto tra i criteri ispiratori, insieme ai principi di digital by default e digital first, proprio «la realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta» (art. 1, comma 1, lett. n), legge 124/2015). Il principio viene declinato nel rafforzamento e nell’ampliamento dei principi di trasparenza, partecipazione e collaborazione e in questo processo acquisiscono spazio i social. In tale contesto normativo di riferimento il presente lavoro vuole esaminare, da un punto di vista giuridico, il ruolo che i social media rivestono nel realizzare il modello di amministrazione digitale e aperta. In particolare l’analisi cerca di ricostruire quali norme, anche alla luce delle recenti modifiche del Codice dell’amministrazione digitale, possono costituire fondamento normativo all’utilizzo esteso ed integrato dei social media nella pubblica amministrazione. Da tale punto di vista il contributo esamina il rafforzamento dei diritti dei cittadini avvenuto con le ultime riforme, che modificano i primi articoli del Codice e permettono di leggere all’interno del “diritto-madre” all’uso delle tecnologie di cui all’art. 3 e nel diritto alla qualità dei servizi e alla misura della soddisfazione di cui all’art. 7 un proficuo uso dei social media, idonei a garantire le finalità che quelle disposizioni si pongono. Con queste norme i social trovano, quindi, ingresso nelle attività pubbliche e nell’erogazione dei servizi da parte delle amministrazioni, ma rivestono un ruolo strategico anche nell’aspetto di partecipazione democratica e nel coinvolgimento nelle decisioni pubbliche grazie all’art. 9 del Codice, che tratta di e-democracy: la disposizione con l’ultima riforma è oggetto di un ampliamento e rafforzamento, nel quale trovano spazio anche i social media. Nelle stesse azioni tese a diffondere la cultura digitale, di cui all’art. 8 del Codice, ampiamente riformato, trovano ingresso i social, sia come uno strumento di cui l’amministrazione può avvalersi per favorire la diffusione della cultura digitale, sia come oggetto delle azioni specifiche e concrete di formazione e sviluppo delle competenze. Non sono solo le prime norme, dedicate ai diritti dei cittadini, a fornire un fondamento giuridico all’utilizzo dei social nell’azione delle pubbliche amministrazioni. Rilevano, da questo punto di vista, anche altre disposizioni e, particolarmente, l’art. 63 del Codice che nel delineare le caratteristiche e i criteri da seguire nell’erogazione di servizi online e nell’adozione di «strumenti idonei alla rilevazione immediata, continua e sicura del giudizio degli utenti» pare alludere chiaramente all’utilizzo di strumenti come i social. Nella stessa configurazione di una “trasparenza attiva”, possibile grazie a politiche di open data, trova spazio l’utilizzo dei social media, in particolare nella costruzione della relazione di collaborazione e coinvolgimento con gli utenti necessaria a una strategia efficace fondata sui dati aperti. Sotto il profilo della trasparenza, l’amministrazione digitale e aperta trova riferi
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Social open government: the use of social media in digital and open administration
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)319-345
Numero di pagine27
RivistaINFORMATICA E DIRITTO
VolumeXXVI, fasc. 1-2/2017
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017
Pubblicato esternamente

Keywords

  • amministrazione digitale
  • cittadinanza digitale
  • diritti digitali
  • open government
  • social media
  • social open government

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