Abstract
[Ita:]Tutto scorre veloce al tempo del web. La tecnologia ci ha abituati all'illusione di poter fare tutto, simultaneamente e in poco tempo.
Eppure, in controtendenza rispetto al trend del fast life contemporaneo, una nicchia socio-culturale sempre più crescente avanza richieste "slow". Osservando il mondo del branding - da sempre caratterizzato da dinamismo, velocità e iperconnessione - non possono passare inosservati alcuni segnali insoliti: complice la crisi economica, alcuni brand stanno rallentando e allungando i tempi di contatto con i propri stakeholder, creando nuovi spazi fra on e off line, in un'ottica più a misura d'uomo.
Come si diventa slow brand? Il testo vuole indagare questo tema, che sembra capace di rispondere in modo responsabile ed efficace alle esigenze socio-economiche del momento.
Gli strumenti di comunicazione sono riletti in chiave slow e raccolti in quattro grandi aree tematiche: le slow advertising (da Carosello Reloaded agli spot del Super Bowl); gli slow places (dai nuovi punti vendita ai musei aziendali); le slow factory (che coniugano Internal Branding, Welfare aziendale e CSR); e il paradossale slow web (dai cortometraggi digitali brandizzati ai loop comunicativi con il mondo off line).
Un inedito serbatoio di casi nazionali e internazionali di settori merceologici molto diversi arricchisce e completa il volume, che si propone come utile strumento di studio e di lavoro per quanti si occupano di comunicazione, pubblicità e marketing.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Slow Brand. Socio-economic management of the contemporary brand |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Franco Angeli |
Numero di pagine | 128 |
ISBN (stampa) | 9788820449445 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- advertising
- carosello
- consumatore
- point of sale
- pubblicità
- punti vendita
- slow Factory
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- slow web
- social media