Abstract
[Ita:]In questo saggio ci proponiamo di analizzare l’ambiguità dell’interpretazione del Tempio Malatestiano nell’opera di Joséphin Péladan. Per Péladan l prestigio del Tempio è legato alla fede nell’assoluto dell’Arte, e sia nel romanzo Le Vice Suprême che nell’opera teorica L’Art Idéaliste et Mystique Péladan ritrae Sigismondo Malatesta come il sacerdote dell’Arte, riscattato dai propri crimini dalla fede neoplatonica. L’apparente linearità di questa posizione nasconde di fatto una profonda ambiguità ideologica, alla quale l’estrema destra europea dell’inizio del XX secolo si ispirò. Péladan condivide questa ambivalenza con la generazione Simbolista-Decadente nel suo insieme, e per quanto non consapevole della portata di alcune sue posizioni, Péladan dimostra ampiamente l’ambivalenza intrinseca dell’interpretazione ideologica dei monumenti.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Sigismondo Malatesta, a Neoplatonic criminal. Péladan mystical reader of the Malatesta Palace. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 79-90 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | L'ANALISI LINGUISTICA E LETTERARIA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Joséphin Péladan
- Malatesta
- Temple de Malatesta
- ideology
- idéologie.
- neoplatonism
- néoplatonisme