Abstract
[Ita:]il Dottor Lluis Quintana-Mursi, genetista
dell’Istituto Pasteur di Parigi, si è concentrato da diversi anni sullo
studio del DNA di alcune popolazioni per risalire alle loro origini e
alle rispettive aree di provenienza. I suoi studi sono stati effettuati su
gruppi tribali che vivono in condizioni di nomadismo nelle regioni
desertiche al confine tra il Pakistan e l’Iran. E proprio tra queste
famiglie sono state rilevate significative percentuali di DNA africano,
dove la percentuale africana è risultata essere del 40% nel genere
femminile e solo del 8% nel DNA maschile (H. Tubman Centre, York
University, Canada). Quest’ultimo dato in particolare ha suscitato
perplessità e curiosità, fino a coinvolgere numerosi storici e
antropologi che si occupano di queste aree. Tali studi interdisciplinari
hanno dato il via a una serie di conferenze e forum internazionali. Le
aree di provenienza africane individuate dal genetista francese sono
state la Somalia e il Mozambico. Una delle motivazioni di una così
grande disparità tra donne e uomini potrebbe risiedere nel forte
afflusso nella storia di concubine dall’Africa orientale verso l’Asia
sud-occidentale e di numerosi eunuchi, uomini mutilati sulle coste estafricane
e venduti nelle principali corti arabe, turche ed asiatiche. I
movimenti di popoli attraverso i mari d’oriente hanno sempre
condotto a notevoli e importanti modificazioni.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] ARE WE ALL A LITTLE AFRICAN? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 83-88 |
Numero di pagine | 6 |
Rivista | QUADERNI ASIATICI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2008 |
Keywords
- Africa Orientale
- Storia