Abstract
[Ita:]«Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta», per usare una celebre frase di Albert Camus (2000, chiama in causa non solo i consueti punti di vista sul fenomeno del suicidio (quello psichiatrico, sociologico e psicologico), ma anche una lettura pedagogica che, ispirandosi alla Logoterapia e Analisi Esistenziale di Viktor Frankl,possa affiancare — alla messa in luce dei fattori patologici, culturali e identitari — anche quelli propriamente
esistenziali. Così, in un’ottica integrativa e non certo sostitutiva, tale sguardo pedagogico intende contribuire a una comprensione multidimensionale del suicidio, evidenziando come possa essere legato al processo di crescita della persona o, meglio, al fallimento della sua esigenza di ricercare un senso nell’esistenza.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Looks at suicide. A pedagogical reading in the perspective of Franklian Logotherapy and Existential Analysis |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 163-190 |
Numero di pagine | 28 |
Rivista | RICERCA DI SENSO |
Volume | 2015 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- Suicide, adolescence, pedagogy, existential education
- suicidio, adolescenza, pedagogia, educazione esistenziale