Abstract
[Ita:]In ogni parte della nostra penisola sono presenti scuole che, per composizione di utenza e posizione
geografica, sono veri e propri centri multiculturali, all’interno dei quali coesistono lingue, dialetti,
tradizioni, riti differenti, la cui convivenza necessita di un accurato lavoro progettuale inclusivo. Si
tratta di istituzioni che negli anni si sono aperte, un po’ per necessità, un po’ per lungimiranza di
chi ne era alla dirigenza, all’accoglienza di un nutrito numero di alunni con biografia migratoria e
che, pertanto, rappresentano luoghi di confine dove poter sperimentare inclusione, senso di comunità
e principi di democrazia.
A partire da esperienze di ricerca-azione attivate nel territorio milanese, il presente contributo intende avviare alcune riflessioni pedagogiche in relazione alla portata inclusiva di istituti scolastici e delineare buone prassi di natura didattica ed educativa per allievi stranieri e in condizione di disabilità, che hanno come “sponde” teoriche e metodologiche la Differenziazione didattica, la prospettiva dello Universal Design for Learning e dell’Outdoor Education.
| Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Schools “on the borders”: When inclusion comes from the valorization of differences. Pedagogical reflections starting from practical experiences |
|---|---|
| Lingua originale | Italian |
| Titolo della pubblicazione ospite | I linguaggi della Pedagogia Speciale. La prospettiva dei valori e dei contesti di vita |
| Pagine | 33-38 |
| Numero di pagine | 6 |
| Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- UDL
- differenziazione didattica
- inclusione scolastica
- outdoor education
- valorizzazione delle differenze