Abstract
[Ita:]Il saggio analizza gli sforzi compiuti dal governo borbonico per diffondere l’istruzione agraria, nel periodo preunitario, per favorire la modernizzazione dell’economia regnicola. Il più ambizioso di questi tentativi fu compiuto negli anni ’40, ma, sebbene pianificato con intelligenza, produsse modesti risultati pratici, perché si scontrò con una serie di ostacoli che ne compromisero largamente l’efficacia. Tra questi, vanno ricordati: la scarsità di risorse dei comuni, che avevano l’obbligo di pagare i maestri, la modesta preparazione di questi ultimi, e la presenza di un uditorio scarso per numero e poco assiduo nella frequenza. Le scuole furono inoltre aperte in poco più di un terzo dei comuni del Regno, ed ebbero una vita effimera. Tra le poche scuole che si distinsero per funzionalità ed efficienza si ricordano quelle di Foggia e Lucera, che ebbero solide dotazioni finanziarie e videro all’opera maestri validi e preparati.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Agricultural education schools in the South (1804-1860) |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | L'istruzione in Italia tra Sette e Ottocento. dal Regno di Sardegna alla Sicilia Borbonica: istituzioni scolastiche e prospettive educative. I - Studi |
Pagine | 481-529 |
Numero di pagine | 49 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- istruzione professionale, agricoltura, Mezzogiorno,
- professional education, agriculture, Southern Italy