Abstract
[Ita:]Far parola costituisce il passaggio, imprescindibile per innescare un processo lento e impegnativo di consapevolezza e di rinascita. Attraverso la scrittura autobiografica condivisa vengono compiuti alcuni passaggi importanti: si rompe il silenzio in cui la famiglia si rifugia, si irrobustisce la ricerca di senso, si iscrive in un progetto l’esperienza vissuta.
Il saggio presenta l’esperienza concreta di genitori di gruppi di auto mutuo aiuto che stanno affrontando le dipendenze dei loro figli e che hanno intrapreso un percorso di scrittura formativa: uno spazio relazionale dove possono dimorare le parole più delicate e profonde del disagio.
Il racconto di sé ha permesso di aprire il tempo (Arendt, 1987), trovando uno spazio di distensione dove lasciar emergere le vicende emotivamente intense, gli interrogativi pressanti, i grovigli interiori.
Ne emerge la bellezza della narrazione condivisa, lo stupore di fronte alle possibilità trasformative insite nel racconto, ma anche la valenza formativa di alcuni paradossi che l’approccio autobiografico conserva in sé.
La scrittura autobiografica, infatti, diviene metodo prezioso per guardare dall’interno i disagi esistenziali e sistemici che le dipendenze portano con sé e maturare sapere esperienziale: i genitori che si sono resi disponibili a raccontare e consegnare la loro esperienza, non solo ai loro figli, ma a quanti li incontreranno attraverso le storie, offrono un prezioso contributo per delineare percorsi educativi e di cura più efficaci e aderenti alla realtà. La rinascita che si sperimenta ha un’onda lunga su tutta la comunità. Il lavoro dei genitori all’interno dei gruppi di auto-mutuo-aiuto è basato sulla convinzione che fare qualcosa per contrastare le forme di disagio vissute dal singolo tossicodipendente e dalla sua famiglia si traduce, innanzitutto, nel darsi tempo e spazio per pensare. In tal senso il laboratorio di scrittura autobiografica è uno strumento privilegiato per rendere possibile tutto ciò.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Writing addictions, building spaces of reciprocity: families that tell each other |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | N/A-N/A |
Rivista | METIS |
Volume | VI/numero 1 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- famiglie, tossicodipendenze, scrittura autobiografica, welfare