Abstract
[Ita:]Nelle società basate sulla conoscenza la scienza e il diritto rappresentano i principali
creatori di regole e ordine. Le relazioni tra conoscenze e norme sono particolarmente
delicate negli ambiti in cui l’incertezza scientifica e la causalità probabilistica sono
più frequentemente coinvolte, come ambiente e salute.
La decisione del Tribunale di Firenze – presa qui in esame – ha a che fare con le correlazioni
incerte tra PM10 e salute.
Questo caso penale coinvolge alcuni amministratori pubblici della Regione Toscana,
accusati di non aver adottato misure adeguate a mantenere i livelli di PM10 nei limiti
stabiliti dalla direttiva europea 2008/50/EC sulla qualità dell’aria. Nell’argomentare
l’infondatezza delle accuse, il tribunale, se da un lato invocava la validità della scienza,
dall’altro sceglieva deliberatamente le prove scientifiche a sostegno di ben precise
implicazioni giuridiche. Le condizioni meteorologiche vengono considerate l'unico
determinante degli alti livelli di PM10; la loro incertezza è inquadrata come imprevedibilità
e non governabilità assolute; ne consegue la non responsabilità.
Il concetto di coproduzione viene utilizzato come strumento critico per mettere a nudo
le complesse relazioni tra scienza e diritto mostrando che concetti giuridici e scientifici
si generano e si influenzano a vicenda anche quando la legge dichiara di basarsi sulla
scienza in modo neutrale e oggettivo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Science and law in court |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 159-163 |
Numero di pagine | 5 |
Rivista | Epidemiologia e prevenzione |
Volume | 38 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- PM10
- incertezza scientifica
- science and law
- scienza e diritto
- scineitific uncertainty