Roma e la “prigione dei popoli”. Il governo italiano e la politica delle nazionalità

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Abstract

[Ita:]Durante la prima guerra mondiale, la posizione dell’Italia in tema di nazionalità è segnata da parecchie ambiguità. Da una parte, in linea con la lettura ‘risorgimentale’ del conflitto diffusa in buona parte dell’opinione pubblica, essa accentua la dimensione ‘ideale’ del confronto che la oppone alla ‘prigione dei popoli’ austro-ungarica. Dall’altra, le sue rivendicazioni nell’Adriatico – ispirate alla logica tradizionale della ‘realpolitik’ – finiscono inevitabilmente per metterla in urto con il variegato mondo del nazionalismo slavo. Gli esiti di questa tensione si manifesteranno soprattutto durante la conferenza di pace, ostacolando i tentativi di Roma di capitalizzare politicamente la vittoria conseguita sul campo e alimentando una pericolosa estraniazione, oltre che con gli stessi Salvi, con gli alleati francesi, britannici e statunitensi.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Rome and the "prison of the peoples". The Italian government and nationality policy
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteDa Caporetto al Piave e il tramonto della Duplice monarchia
Pagine76-90
Numero di pagine15
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Keywords

  • Prioma guerra mondiale - Italia, politica delle nazionalità

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