Abstract
[Ita:]Tornare nel Paese in cui si è nati ritrovare i luoghi della propria infanzia, voci, profumi, che hanno accompagnato i primi tempi, a volte anni, della propria esperienza, è un passo importante, avvolto da una profonda nostalgia, ancor più se quei luoghi sono lontani e se per lunghi anni non c’è stata l’occasione o la possibilità di tornarci. Se questo è vero per ogni persona adulta, lo è ancor di più per gli adottati: “sradicati” da piccoli e inseriti in un contesto di vita totalmente differente, a volte non sembrano avvertire questo desiderio o forse lo tengono lontano, altre volte lo esprimono chiaramente. Il presente contributo approfondisce questo tema a cui si intrecciano molte domande che affollano la mente e il cuore degli adottati: chi si è preso cura di me, come vivevo là, cosa facevo?
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] To return, to remember, to tell: the "return journey" in the words of the adopted adults |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 99-111 |
Numero di pagine | 13 |
Rivista | MINORI GIUSTIZIA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- identità