Abstract
[Ita:]Al limite estremo tra la tradizione umanistico-cristiana e il nichilismo della secolarizzazione post-moderna, il saggio non presenta una malinconica e sterile riesumazione museale dell’amicizia, ma offre un serrato confronto critico con la cultura che la rende impossibile (da Cartesio e i suoi “dèi orfani” a Nietzsche e al suo Übermensch sino a G. Deleuze, D. Haraway…) e soprattutto offre la giustificazione metafisico-antropologica dell’humus che la rende possibile e che l’A. definisce con il termine di «relazione fiduciale generativa», luogo ontologico originario, stabile e dinamico al tempo stesso, della nascita, sviluppo e maturazione delle singole identità personali e della relazione stessa. Questo humus in concreto si realizza primariamente nelle famiglie. E dunque siamo posti di fronte a una secca alternativa: possedere e alimentare la coscienza di essere sempre ‘figli’, cioè sempre generati in gradi e modi diversi, e agire di conseguenza, lasciandosi amare, oppure negare e rifiutare ogni dipendenza (la pretesa di ‘essere amati’ per Nietzsche e per Freud, a es., è una illusione, una colpa) ed affermare la propria autosufficienza nei termini dell’”autoctisi” (autogenerazione) e dell’”autopoiesi” (auto produzione) del proprio «io».
Insomma, soltanto creando famiglie si preparerà il terreno fertile per il fiorire dell’amicizia che è una declinazione dell’amore sponsale uomo-donna (prototipo di ogni amore), fino alla donazione della propria vita all’amato/amata.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Rebirths, rebirths, rebirths |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Scuola di Dottorato in Studi Umanistici. Tradizione e contemporaneità: Rinascite, rinascenze, rinascimenti, Atti della Summer School 2019 |
Pagine | 67-86 |
Numero di pagine | 20 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Amicizia Secolarizzazione post-moderno Relazione fiduciale generatia
- friendship Post-modern secularization generative trust relationship