Abstract
[Ita:]L’esperienza della malattia pone interrogativi radicali sul senso o il non-senso dell’esistenza nel suo complesso: ha senso vivere se si deve soffrire? E qual è, allora, il senso della vita? Sono domande che scaturiscono in chi cura e in chi è curato dal contatto con il limite, il dolore, la morte. Da questo punto di vista, quella dell’homo patiens è una condizione ambigua: può condurre al nichilismo e alla disperazione oppure a un livello più alto di consapevolezza e di responsabilità. La letteratura sulla resilienza, la crescita post-traumatica e i processi di meaning-making sembrano dimostrare che proprio nelle situazioni difficili, l’esigenza di significato emerge prepotentemente, tanto che la capacità di ridare un senso alla vita costituisce un fattore protettivo e una inestimabile risorsa terapeutica, mentre la perdita di senso acuisce la debolezza e la vulnerabilità.Ma che cosa si intende per “significato” nell’esperienza di malattia e come lo si può integrare nella propria storia personale? A questa domanda si tenta qui di rispondere attraverso i principi del metodo narrativo, al fine di sviluppare nei professionisti della salute l’attitudine ad accostarsi ai loro pazienti con sensibilità e capacità di comprensione e di aiutarli a trovare un senso alla vita, nonostante tutto.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Search for meaning and narration in the experience of illness: a phenomenological-existential perspective |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 31-41 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | Encyclopaideia |
Volume | 25 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Fenomenologia
- Lavoro di cura
- Malattia
- Narrazione
- Significato