Abstract
[Ita:]La presenza di concentrazioni di alunni di origine immigrata nelle scuole medie superiori al 30% è una realtà diffusa in tutto il Nord Italia, che va studiata con un approccio il più possibile neutrale rispetto ad interpretazioni forzatamente negative e possibili allarmi sociali per il formarsi di scuole o classi “segregate”. Un’indagine svolta di recente in Lombardia, promossa dall’Osservatorio Orim, ha intervistato 1040 studenti di scuola secondaria di I grado, iscritti in classi con una media del 40% di utenza straniera. E’ stato esplorato il tema delle relazioni tra pari e con gli insegnanti, per verificare se e in che misura i teenager vivono la multietnicità come un problema e quali sono le principali distinzioni e disuguaglianze tra italiani e stranieri. Ne emerge un quadro più positivo di quanto atteso, che privilegia il senso di soddisfazione, di benessere e reciprocità, indipendentemente dall’appartenenza etnica. Ha subito prepotenza e razzismo solo il 17% degli stranieri di seconda generazione e il 23% di quelli nati all’estero. Sono soprattutto gli stranieri a valutare in modo positivo la multietnicità in classe e il modo in cui vengono trattati dagli insegnanti poiché si sentono aiutati ed ascoltati dagli operatori scolastici. Tra gli italiani si riscontra un giudizio lievemente più negativo verso i docenti, causato in parte dal sentimento di privazione relativa, e per una minoranza (10%) la percezione della multietnicità come fatto negativo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] School relationships in classes with a high concentration of pupils of immigrant origin. Reflections from an investigation in Lombardy |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 143-162 |
Numero di pagine | 20 |
Rivista | MONDI MIGRANTI |
Volume | 2012 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- Lombardy
- attutude towards otherness
- diversity management
- inter-ethnical relation
- segregated schools
- social survey
- sociology of education