Abstract
[Ita:]Nel contributo si individuano da un lato alcuni elementi caratterizzanti l’ambiente digitale che facilitano la propagazione dell’odio razziale; tali tratti, se ben conosciuti, possono essere attivati e promossi anche per strategie di prevenzione e contrasto dei cosiddetti «razzismi 2.0». Dall’altro lato, nel testo si analizza come il discorso razzista si evolve nei contenuti a seguito del nuovo contesto sociale, economico, politico e culturale, all’interno del quale rientrano anche le modalità della cultura convergente e della partecipazione 2.0.
Tesi del saggio è che in Rete va in scena la stagione del «razzismo esplicito banalizzato», che unisce l’argomentazione culturale e l’inquietudine per le differenze al recupero dell’istanza biologica. Questo ritorno avviene su basi nuove: non scientifiche, ma svuotate di senso e per questo accettate. Dopo il «razzismo senza razze», siamo
dunque di fronte a quello che potremmo definire «razzismo con razze senza credibilità».
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Trivialized explicit racisms. The digital environment and the "return of the race" |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Il nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea. The Innocent Enemy. Hate incitement in contemporary Europe |
Pagine | 173-190 |
Numero di pagine | 18 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- Cittadinanza digitale
- Digital Citizenship
- Media Education
- Media education
- Racism
- Razzismo
- Web
- hate
- odio
- social network