Razzismi espliciti banalizzati. L’ambiente digitale e il “ritorno della razza"

Stefano Pasta*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]Nel contributo si individuano da un lato alcuni elementi caratterizzanti l’ambiente digitale che facilitano la propagazione dell’odio razziale; tali tratti, se ben conosciuti, possono essere attivati e promossi anche per strategie di prevenzione e contrasto dei cosiddetti «razzismi 2.0». Dall’altro lato, nel testo si analizza come il discorso razzista si evolve nei contenuti a seguito del nuovo contesto sociale, economico, politico e culturale, all’interno del quale rientrano anche le modalità della cultura convergente e della partecipazione 2.0. Tesi del saggio è che in Rete va in scena la stagione del «razzismo esplicito banalizzato», che unisce l’argomentazione culturale e l’inquietudine per le differenze al recupero dell’istanza biologica. Questo ritorno avviene su basi nuove: non scientifiche, ma svuotate di senso e per questo accettate. Dopo il «razzismo senza razze», siamo dunque di fronte a quello che potremmo definire «razzismo con razze senza credibilità».
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Trivialized explicit racisms. The digital environment and the "return of the race"
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteIl nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea. The Innocent Enemy. Hate incitement in contemporary Europe
Pagine173-190
Numero di pagine18
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Keywords

  • Cittadinanza digitale
  • Digital Citizenship
  • Media Education
  • Media education
  • Racism
  • Razzismo
  • Web
  • hate
  • odio
  • social network

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