Ratio e modus essendi nelle categorie. Tommaso d'Aquino, Enrico di Gand e Giovanni Duns Scoto

Paola Anna Maria Muller*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]All’interno del Medioevo la trasmissione e la ricezione delle Categorie di Aristotele, accompagnate dall’Isagoge di Porfirio, che ha spinto a un’interpretazione prevalentemente logico-linguistica, hanno portato a letture sia estensionali che intensionali delle categorie. Interpretazioni che hanno trovato appoggio anche nello sviluppo della dottrina delle intenzioni seconde e del loro rapporto con la realtà. Se infatti la determinazione dello statuto ontologico delle categorie si muove parallelamente rispetto alla tematica degli universali, sono le intenzioni seconde a permettere di cogliere il carattere generale delle categorie. La dottrina delle categorie è infatti alla base della dottrina della significazione lessicale che è associata con una ontologia. Al vaglio le posizioni di Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand e Giovanni Duns Scoto.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Ratio and modus being in the categories. Thomas Aquinas, Henry of Ghent and John Duns Scotus
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)567-582
Numero di pagine16
RivistaRIVISTA DI FILOSOFIA NEOSCOLASTICA
VolumeCIX
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • Categories
  • Second Intentions
  • categorie
  • modus essendi
  • ratio essendi
  • seconde intenzioni

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