«...quos evidens ex eis utilitas ecclesiae universalis...»: Gregorio X e l'ordine dei frati Minori

Pietro Maria Silanos

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Abstract

[Ita:]Il II Concilio di Lione nel 1274 sancì la proibizione di fondare nuovi ordini religiosi (in particolare Mendicanti) impedendo che in quelli nati dopo il 1215 entrassero nuovi novizi, salvo per quelli confermati dalla Sede apostolica o ritenuti utili alla Chiesa universale. Il contributo si prefigge di mostrare come il secondo criterio, soprattutto, giocò un ruolo decisivo per orientare le scelte del papato nella seconda metà del XIII secolo in materia di vita religiosa. In particolare, alla luce delle tribolate vicende interne all'Ordine dei Frati Minori nei decenni centrali del Duecento e dei problemi ecclesiali ed ecclesiologici discussi a Lione nel 1274, appare chiaro quanto Gregorio X avesse compreso l'utilitas dei Minori per il papato e al contempo quanto il Ministro Generale dei Frati Minori, Bonaventura da Bagnoregio, avesse costruito la difesa del proprio ordine proprio grazie alla elaborazione di un'ecclesiologia fondata sul primato petrino.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "... the evident advantage of the universal church ...» Gregorio order of 10 e dei Frati Minori
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteGregorio X pontefice tra Occidente e Oriente
Pagine65-95
Numero di pagine31
Stato di pubblicazionePubblicato - 2015
EventoConvegno storico internazionale - Arezzo
Durata: 22 mag 201424 mag 2014

Serie di pubblicazioni

NomeBiblioteca del «Centro per il collegamento degli studi medievali e umanistici in Umbria»

Convegno

ConvegnoConvegno storico internazionale
CittàArezzo
Periodo22/5/1424/5/14

Keywords

  • Bonaventura da Bagnoregio
  • Franciscan Order
  • Gregorio X
  • Gregory X
  • II Concilio di Lione
  • II Council of Lyon
  • Medieval Papacy
  • Ordine francescano
  • Papato medievale

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