TY - CHAP
T1 - "Questo è il mal mio, che toccherà a ridersene a ciascuno ed a me piangerne". Il ridicolo e la beffa: criteri metateatrali nella commedia del Rinascimento
AU - Belloni, Laura
PY - 2018
Y1 - 2018
N2 - [Ita:]Come ricordano le commedie rinascimentali, l’inganno e la beffa sono parte del teatro quanto della vita vera. Machiavelli ne sintetizza l’essenza ne Il Principe: «colui che inganna troverrà sempre chi si lascerà ingannare» perché secondo le leggi di natura gli uomini sono ‘tanto semplici’ e ‘tanto obediscono alle necessità presenti’ da essere vittime facili e vulnerabili a causa o della loro stupidità o perché i bisogni, i desideri e le necessità impellenti li portano a mostrare il lato più debole. La beffa, come una lente deformante, amplifica tali difetti e imperfezioni fino a renderli estremi, caricaturali, esagerati. Li espone agli occhi del pubblico insieme alla vergogna e all’umiliazione delle vittime. Tuttavia nella commedia il beffato, succube dell’inganno che sfrutta la sue umane debolezze, vien messo in posizione tale da suscitare il riso anche quando la crudeltà dello scherzo risulta estrema. Per quanto grave l’umiliazione, non v’è ombra di patetico o di sofferente nelle sue disavventure. Né la crudeltà né la eventuale rozzezza degli scherzi diminuisce o intacca il risultato comico quando il meccanismo metateatrale bilancia nella commedia il grado di coinvolgimento e di distacco dello spettatore. Abel non ricorda forse che i personaggi nelle commedie non devono convincerci della loro esistenza, ma che tutto quello che devono fare, è farci ridere? Tuttavia, se sul piano narrativo si esalta la comicità pura e leggera, sul piano drammatico e metateatrale, nella breve incursione dietro le quinte, si lascia margine a un sentimento che va oltre il ridicolo: la commedia rinascimentale ama sperimentare nella zona di confine tra ridere e deridere, scherzare e schernire, tra leggerezza e umiliazione passando quasi impercettibilmente dal comico al tragico.
AB - [Ita:]Come ricordano le commedie rinascimentali, l’inganno e la beffa sono parte del teatro quanto della vita vera. Machiavelli ne sintetizza l’essenza ne Il Principe: «colui che inganna troverrà sempre chi si lascerà ingannare» perché secondo le leggi di natura gli uomini sono ‘tanto semplici’ e ‘tanto obediscono alle necessità presenti’ da essere vittime facili e vulnerabili a causa o della loro stupidità o perché i bisogni, i desideri e le necessità impellenti li portano a mostrare il lato più debole. La beffa, come una lente deformante, amplifica tali difetti e imperfezioni fino a renderli estremi, caricaturali, esagerati. Li espone agli occhi del pubblico insieme alla vergogna e all’umiliazione delle vittime. Tuttavia nella commedia il beffato, succube dell’inganno che sfrutta la sue umane debolezze, vien messo in posizione tale da suscitare il riso anche quando la crudeltà dello scherzo risulta estrema. Per quanto grave l’umiliazione, non v’è ombra di patetico o di sofferente nelle sue disavventure. Né la crudeltà né la eventuale rozzezza degli scherzi diminuisce o intacca il risultato comico quando il meccanismo metateatrale bilancia nella commedia il grado di coinvolgimento e di distacco dello spettatore. Abel non ricorda forse che i personaggi nelle commedie non devono convincerci della loro esistenza, ma che tutto quello che devono fare, è farci ridere? Tuttavia, se sul piano narrativo si esalta la comicità pura e leggera, sul piano drammatico e metateatrale, nella breve incursione dietro le quinte, si lascia margine a un sentimento che va oltre il ridicolo: la commedia rinascimentale ama sperimentare nella zona di confine tra ridere e deridere, scherzare e schernire, tra leggerezza e umiliazione passando quasi impercettibilmente dal comico al tragico.
KW - BEFFA
KW - BERNARDO DOVIZI DA BIBBIENA
KW - COMMEDIA RINASCIMENTALE
KW - MACHIAVELLI NICCOLO
KW - METATEATRO
KW - RIDICOLO
KW - BEFFA
KW - BERNARDO DOVIZI DA BIBBIENA
KW - COMMEDIA RINASCIMENTALE
KW - MACHIAVELLI NICCOLO
KW - METATEATRO
KW - RIDICOLO
UR - http://hdl.handle.net/10807/137367
M3 - Chapter
SN - 9788867605903
T3 - QUADERNI GINEVRINI D'ITALIANISTICA
SP - 27
EP - 44
BT - IL TEATRO NELLO SPECCHIO. STORIA E FORME DELLA METATEATRALITA' IN ITALIA DAL CINQUE AL NOVECENTO
ER -