Abstract
[Ita:]Lo studio si colloca in una zona di confine tra analisi linguistico-grammaticale e storico-letteraria, tesa a valutare l'esito estetico e l'apporto di significato di precise scelte sintattiche. Nel corso dei Canti leopardiani, infatti, cambia il ruolo affidato dall'Autore alle proposizioni interrogative esplicite. Nelle prime canzoni esse svolgono la funzione prevalente di consegnare al contesto le tematiche principali, costruendo il componimento e indebolendo la portata effettivamente interrogativa grazie alla sovrabbondanza dei tipi parziale e retorico e all'assenza di risposte conseguenti. Questo compito di veicolamento si affievolisce nei testi successivi, lasciando spazio a domande semanticamente più piene. Gli operatori funzionali all'individuazione dell'interlocutore sono frequenti soprattutto in area positiva, implicando quindi l'esistenza di un soggetto artefice di positività.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] When grammar makes poetry. The interrogative propositions in Leopardi's songs |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Studi di storia e critica della Letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento in onore di Giuseppe Farinelli |
Editor | ANGELA IDA VILLA |
Pagine | 217-231 |
Numero di pagine | 15 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Leopardi
- Letteratura
- Literature
- grammar
- grammatica
- interrogative
- italian
- italiana
- questions