Quando i "vicini" aiutano: effetti della numerosità dei vicini ortografici sulla lettura di parole in bambini con e senza dislessia

Chiara Valeria Marinelli, Daniela Traficante, Pierluigi Zoccolotti, Cristina Burani

Risultato della ricerca: Contributo in libroContributo a convegno

Abstract

[Ita:]Lo studio degli effetti del vicinato ortografico (es. PANE, CENE, CASE, ecc.) sulla lettura di parole (es. CANE) può fornire interessanti elementi per comprendere come si caratterizza la dislessia rispetto al processo tipico di apprendimento della lettura. A 22 bambini con dislessia e 44 normolettori di 9 anni, pareggiati ai primi per genere, età e livello intellettivo è stato proposto un compito di lettura ad alta voce di parole brevi (4-5 lettere), che si distinguevano per frequenza d’uso (alta vs. bassa frequenza) e presenza di parole ortograficamente simili (nessun vicino vs. almeno 5 vicini). Mentre entrambi i gruppi leggono le parole ad alta frequenza più velocemente e accuratamente, cosa che indica l’accesso lessicale, solo i bambini con dislessia sono facilitati dalla presenza di molti vicini nel leggere le parole a bassa frequenza. L’effetto del vicinato emergerebbe dunque soprattutto quando alcune parti del processo di lettura non sono ancora pienamente automatizzate.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] When "neighbors" help: spelling neighbors' effects on reading words in children with and without dyslexia
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospitePsicopatologia dello sviluppo e dell'apprendimento
Pagine26
Numero di pagine1
Stato di pubblicazionePubblicato - 2011
EventoI Congresso Regionale AIRIPA Sardegna Psicopatologia dello sviluppo e dell'apprendimento - Cagliari
Durata: 29 apr 201130 apr 2011

Convegno

ConvegnoI Congresso Regionale AIRIPA Sardegna Psicopatologia dello sviluppo e dell'apprendimento
CittàCagliari
Periodo29/4/1130/4/11

Keywords

  • apprendimento della lettura
  • componenti ortografiche

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