Abstract

[Ita:]Il saggio analizza la natura storico-letteraria del romanzo Clara Farber’s Promised Land (La Terra promessa di Clara Farber) della scrittrice americana Constance Weil Rauch, di famiglia ebrea tedesca. Ne evidenzia la forma di memoriale autobiografico dove la Shoah è un’eco lontana, presente senza essere invadente perché qui i protagonisti, per loro fortuna, non furono vittime di sterminio. Ne sottolinea il tratto che lo rende originale: il punto di vista dominante è quello di una bambina ebrea che si trasferisce negli Stati Uniti nel periodo bellico. I suoi drammi personali sono piccoli ma il contesto documenta in modo inedito e toccante una realtà storica spaventosa. Proprio la mescolanza di grande e minuto, di storia e cronaca, di interiorità ed esteriorità crea il fascino del romanzo e lo rende al contempo un testo di raffinata ed elegante scrittura e un fedele documento della società americana del decennio 1940.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Which Promised Land?
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLa Terra Promessa di Clara Farber
Pagine435-446
Numero di pagine12
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022

Keywords

  • memoriale, New York, Anni 1940, Ebrei americani

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