Abstract
[Ita:]Il Consiglio di Stato, sulla falsariga della qualificazione delle violazioni privacy come illeciti antitrust
delle Authorities di settore, utilizza le tutele del consumatore per colpire forme di sfruttamento
economico non trasparente delle informazioni personali da parte dei big data. Si duplicano, però, le
sanzioni già previste inequivocabilmente dal GDPR per gli stessi comportamenti. Più in radice, si
cercano nuove strade per limitare lo sfruttamento massivo dei dati come fenomeno antisociale in sé,
senza riuscire ad identificare specifiche fattispecie di violazione dei diritti ed a quantificarne l’impatto
nella sfera soggettiva. L’obiettivo, però, andrebbe perseguito con una regolazione pubblicistica dei
big data diretta a valorizzare interessi generali più che posizioni individuali e considerando sempre le
loro potenzialità positive nell’attuare i diritti inviolabili.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Protect personal data with consumer protections |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 609-620 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- CODICE CONSUMO
- GDPR