Progetto“Ce l’ho fatta”. IL LABORATORIO ITALSTUDIO

Daniela Cima*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Working paper

Abstract

[Ita:]Perché è necessario il laboratorio di italstudio? I ragazzi non italofoni imparano l’italiano come seconda lingua in un determinato tempo, variabile a seconda della vicinanza o meno della prima lingua dalla lingua seconda e da molti altri fattori, e riescono ad acquisire la lingua della comunicazione in breve tempo al punto da poter soddisfare i bisogni comunicativi primari. La lingua della comunicazione infatti si può apprendere sia nel laboratorio di alfabetizzazione, sia interagendo con i compagni, con gli insegnanti e nelle varie situazioni linguistiche che un individuo può sperimentare nella vita quotidiana. La lingua della studio, invece, non può essere appresa per strada o attraverso i compagni, e poiché è formata da molti aspetti specifici e differenti necessita di un percorso di apprendimento particolare. I testi di studio di qualsiasi disciplina sono ricchi di molti termini più o meno specifici, ma che non vengono comunque impiegati nel linguaggio standard e vengono utilizzati quasi esclusivamente per fini di studio. Spesso risultano essere, all’orecchio degli alunni, parole sconosciute o sentite raramente ma vuote di significato. Accanto al lessico si trovano anche frasi perifrastiche, nominalizzazioni, parole polisemiche, una grammatica e una sintassi specifica di ogni tipo di testo, che necessitano di un focus apposito per essere acquisite.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Project “I did it”. THE ITALSTUDIO LABORATORY
Lingua originaleItalian
Numero di pagine48
Stato di pubblicazionePubblicato - 2014
Pubblicato esternamente

Keywords

  • educazione linguistica
  • italiano per lo studio

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