Abstract
[Ita:]Nella cultura italiana tra le due guerre si incontra un crescente impegno di autori ebrei nell’educazione alla lettura e nella scrittura creativa destinata al pubblico giovanile. L’educazione delle giovani generazioni e l’attenzione profonda per la bellezza della parola è viatico per la conservazione e la trasmissione di una memoria individuale e collettiva alla generazione che viene. Entro tale orizzonte di senso si situano scrittori dai percorsi personali e narrativi molto diversi che vanno dall’aperta opposizione al fascismo, come Paola Carrara Lombroso, Amelia Rosselli e Dino Provenzal, ad altri dalle esistenze più tortuose, come Laura Cantoni Orvieto, Ada Cagli Della Pergola e le sorelle Anna e Rosa Errera. I tentativi perpetrati ai loro danni dalle persecuzioni razziali per annullarne la voce narrativa bloccando le pubblicazioni fino a casi estremi di mancato riconoscimento dell’autorialità delle loro opere, confermano l’idea che la passione ebraica per la scrittura e la fiducia incrollabile per l’educazione siano state le cifre distintive per qualificarli “prigionieri della speranza” e che lungo tale itinerario siano riusciti realmente a consegnarci la modernità della parola scritta e l’esempio della loro esistenza.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] "Prisoners of hope". Jewish children's writers between opposition, consent and persecution |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Piccoli eroi. Libri e scrittori per ragazzi durante il ventennio fascista |
Pagine | 97-108 |
Numero di pagine | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Amelia Rosselli
- Anna e Rosa Errera
- Italia
- Italy
- Laura Cantoni Orvieto
- Paola Carrara Lombroso
- XX secolo
- XXth Century
- letteratura per l'infanzia ebraica