Abstract
[Ita:]Quando la televisione ha scoperto che la politica può fare audience,
e i politici hanno capito di poter raggiungere il vasto pubblico
adattandosi alle logiche dello spettacolo, è nata la politica pop: un
«ambiente mediale» scaturito dal collasso di generi televisivi e
costumi sociali invecchiati, in cui politica e cultura popolare, informazione
e intrattenimento, comico e serio, reale e surreale si fondono
in una nuova miscela espressiva. Per molti è una pericolosa
deviazione dal compito «alto» della formazione di un’opinione pubblica
avveduta. Intanto, però, quell’enorme frullatore di realtà e finzione
che è la Tv ha scodellato una sorta di turbo-politica. Né mancano
autorevoli studiosi secondo cui l’infotainment offre un’informazione
minima, ma sufficiente a una «cittadinanza sottile».
Dovremo allora rivalutare il «Grande Fratello», paradossale scialuppa
di civismo, attraverso il televoto, per cittadini altrimenti destinati
all’emarginazione? Bisognerà in ogni caso considerare con
occhi nuovi, come fa questo libro, «Annozero» e «Ballarò», «Che
tempo che fa» e «Domenica in», «Le iene» e «Porta a porta»,
«Striscia la notizia» e «Matrix».
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Pop politics. From 'Door to Door' to 'The Island of the Famous' |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Editore | Il Mulino |
Numero di pagine | 177 |
ISBN (stampa) | 9788815132734 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2009 |
Keywords
- POLITAINMENT
- POP POLITICS
- citizenship
- cittadinanza
- entertaining politics
- infotainment
- mediatizzazione
- politainment
- politica
- popolarizzazione
- televisione