Abstract
[Ita:]l'Introduzione in oggetto mira a situare le monografie di Aldo Moro 'La capacità giuridica penale' (1939) e 'La subiettivizzazione della norma penale' (1942) nel dibattito penalistico dell'epoca in cui furono redatte, rimarcandone gli elementi di fecondità rispetto al futuro, specie come premessa per il riconoscimento del principio di colpevolezza e per la costruzione di una teoria del reato di matrice liberale e non più influenzata dagli assiomi dello Stato totalitario.
Se ne evince come alcuni profili del contributo penalistico di Aldo Moro restano ancora attuali, in quanto, finora, non adeguatamente implementati.
Il primo volume offre un’ampia e documentata indagine circa la capacità giuridica penale, intesa quale «presupposto dommaticamente necessario di ogni situazione giuridica soggettiva (diritti e obblighi)». Operando un accurato confronto con altre categorie penalistiche, l’Autore delinea, in particolare, la collocazione sistematica della predetta nozione e «il suo apporto alla chiarificazione dei problemi fondamentali del diritto penale».
La seconda monografia analizza il fenomeno della soggettivazione della norma penale, intesa come «il processo per il quale la norma passa da un modo di essere astratto a un modo di essere concreto». Vengono descritte, perciò, le situazioni giuridiche soggettive che caratterizzano la fase antecedente e quella successiva alla commissione del reato: sia con riguardo ai singoli sia nei confronti delle istituzioni statali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Person, law, state in the first two criminal law monographs by Aldo Moro (Introduction), in the National Edition of the Works of Aldo Moro, Section II, Legal Works, Vol. 1, The first monographs (1939-1942), edited by Luciano Eusebi (edition and historical-critical note by Caterina Iagnemma) |
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Lingua originale | Italian |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- Aldo Moro penalista
- capacità giuridica penale
- potestà punitiva dello Stato