Abstract
[Ita:]L’emergenza sanitaria da Covid-19 che da febbraio 2020
sta duramente colpendo l’Italia, come ogni altro Paese del
mondo, non ha risparmiato il mondo della didattica, causando
gravi ripercussioni sulle scuole che si sono dovute
reinventare tempi, setting organizzativi e modalità didattiche
per garantire il diritto all’istruzione. La didattica a distanza
(DaD) entra per la prima volta in scena proprio a causa della
pandemia da Coronavirus e trova diverse declinazioni a seconda
delle necessità: forzata (in caso di lockdown nazionale
o locale), a singhiozzo (per casi singoli di alunni in quarantena
o isolamento fiduciario) oppure on demand (infatti, in
alcune regioni i governatori hanno lasciato alle famiglie la
possibilità di scegliere se far frequentare ai propri figli le
lezioni da casa o in presenza).
Dopo un primo lungo periodo in cui la priorità è stata quella
di attivare – e garantire – forme di apprendimento (e di socialità),
ci si è però poi chiesti che cosa e quanto gli studenti
avessero realmente appreso in queste molteplici fasi di DaD
o se, piuttosto, ci si trovasse di fronte a una situazione generalizzata
di perdita degli apprendimenti. E così, anche in
Italia, si è introdotto il tema del learning loss.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Loss of learning in lower secondary school: an analysis of INVALSI data |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 7-10 |
Numero di pagine | 4 |
Rivista | SCUOLA E DIDATTICA |
Volume | 2022 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Learning Loss
- Prove INVALSI
- Scuola secondaria di I grado