Abstract
[Ita:]L’articolo ripercorre le fasi e le modalità di ricerca relative al caso dell’imprenditore e designer Gino Sarfatti e della sua azienda produttrice di apparecchi di illuminazione Arteluce. La vicenda – svoltasi a Milano tra la fine degli anni trenta e la prima metà degli anni settanta – è fatalmente rimasta in ombra per vent’anni, tra il 1974, quando volge al termine, e il 1994, anno in cui l’autrice ha avviato una prima indagine approfondita; questa ricerca, inizialmente oggetto di una tesi di laurea, ha portato in seguito alla pubblicazione di un ampio articolo e, nel 2012, della prima esaustiva monografia dedicata a Sarfatti. A distanza di molti anni, il caso Sarfatti-Arteluce offre all’autrice l’occasione per riflettere da un lato sulle fonti di indagine che sono state al centro della ricerca, in particolare quella del racconto orale e del collezionismo, dall’altro sull’uso del processo di digitalizzazione e sulla loro valenza nell’operatività della ricerca storica.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Path of historical research and work on primary sources in the "Gino Sarfatti and Arteluce" case |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | N/A-N/A |
Rivista | AIS / DESIGN |
Volume | 5 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Arteluce, collecting, digitization, historiography, history, light fittings, oral sources, Sarfatti
- apparecchi di illuminazione, Arteluce, collezionismo, digitalizzazione, fonti orali, Sarfatti, Storia, Storiografia